Dopo una lunga e meritata attesa al Teatro alla Scala è andato in scena lo scorso 27 marzo “L’altro
Casanova” su coreografie di Gianluca Schiavoni , nuova produzione del Teatro alla Scala che premia il lungo e travagliato lavoro del ballerino – coreografo di casa al Piermarini . Interpreti principali Polina Semionova (Casanova) e Gabriele Corrado (Eros) . Le musiche vanno da Vivaldi ad Albinoni, da Bach a Boccherini sino a Malipiero e Alfred Schnittke e sono state scelte e saggiamente curate dalla consulenza di Franco Pulcini . Siamo a Venezia ed in bilico tra Settecento e Novecento,tra luci e ombre e la “colonna sonora” inventata per l’occasione ha il suo climax nel “Kein Sommernachtstraum” finale di Alfred Schnittke . Le scene settecentesche sono di Aurelio Colombo, gli appropriati costumi di Erika Caretta e l’ottima e spesso decisiva direzione delle luci di Marco Filibeck . La drammaturgia è ben illustrata da Andrea Forte Calatti : l’appeal sessuale ed estetico della bellezza fisica femminile è diventato ormai determinante nei posti di potere ed in questo senso la donna si trova oggi molto più avantaggiata rispetto all’uomo .Nessuna finzione è necessaria sia per l’ascesa nel potere che per le eventuali (spesso numerose)conquiste . L’uomo è invece ancora obbligato ad indossare una maschera ed a reiterare uno schema di seduzione di retaggio patriarcale basato sul catalogo ed il numero delle donne sedotte (spesso e quasi sempre con molta difficoltà) . La letteratura sul Casanova uomo da Schnitzler a Marai a Philippe Sollers (per fare solo qualche nome) è ormai straripante mentre qui siamo agli albori di uno studio del “Casanova donna” . In questo senso Polina Semionova é un’interprete seducente e perfetta anche e pur nella sua elegante algidità e Gabriele Corrado un Eros di grande fascino e come sempre di esemplare presenza scenica . Nella fossa dell’orchestra abbiamo la presenza della viola solista di Danilo Rossi e del violoncello solista di Sandro Laffranchini. Al clavicembalo James Vaughan ed all’organo è severamente impegnato Lorenzo Bonoldi . Fabio Bonizzoni è un ottimo maestro concertatore e sa accompagnare anche alla perfezione i ballerini solisti . Il corpo di ballo del Teatro alla Scala è come sempre magnificamente diretto da Makhar Vaziev ed un pubblico numeroso, giovane ed entusiasta
ha decretato il successo della produzione , che speriamo venga ripresa non solo alla Scala ma anche in altri palcoscenici internazionali, ed ovazioni a tutti gli artisti . Le repliche continuano sino al 14
aprile .
Giacomo Di Vittorio