Dal 20 marzo è tornato al Teatro alla Scala “Die Zauberfloete” di Wolfgang Amadeus Mozart dopo
un lungo periodo di assenza nella sala del Piermarini . In coproduzione con il Teatre Royal de la Monnaie di Bruxelles , il Teatro San Carlo di Napoli, l’Opéra de Lille ed il Théatre de Caen il lavoro
di William Kentridge è passato anche e soprattutto da Aix – en Provence . Ma qui alla Scala tutto
assume una dimensione più corposa ed amplificata, dalle scene di Sabine Theunissen, ai costumi
di Greta Goiris ,dall’intelligente gioco di luci di Jennifer Tipton sino alle magistrali e geniali proiezioni video di Catherine Meyburg . Tutto l’armamentario massonico vi compare
compreso il metronomo e l’occhio di Max Ernst nel finale . Due sono i cast nel primo dei quali svetta la presenza e la prestazione di Saimir Pirgu mentre nel secondo debutta felicemente nel ruolo
di Tamino Steve Davislim . Alex Esposito è un’ottimo Papageno mentre Genia Kuhmeier un’eccellente Pamina ed Albina Shagimuratova una discreta Regina della Notte . Su tutti svetta il Sarastro di Gunther Groissbock . Il giovane Roland Boer cerca di dare del suo meglio nella fossa dell’orchestra mentre magistrale e suprema è come sempre la prestazione del Coro diretto da Bruno Casoni e quella delle Voci Bianche dell’Accademia del Teatro alla Scala . Tutto scorre molto semplicemente e fluidamente per uno spettacolo concepito per attirare il grande pubblico ma il tutto ci pare molto al di sotto dell’altezza delle produzioni di “Die Zauberfloete” al Teatro alla Scala di cui Riccardo Muti era un supremo maestro e concertatore ed al di sotto di tutta la nobile schiera di direttori d’orchestra che hanno sfilato nel corso dei decenni senza dimenticare che nel 1978 la prima cosa che fece Herbert von Karajan entrando al Teatro alla Scala fu registrare l’ouverture dell’estremo Singspiel – Opera mozartiano su libretto inarrivabile del geniale ed ineguagliabile Emanuel Schikaneder e senza dimenticare anche che per il momento il grande maestro coreano Myung Whun Chung non potrà più dirigerla nella sala del Piermarini . Le repliche proseguono colme di pubblico
festivo ed entusiasta sino al 3 aprile .
Giacomo Di Vittorio