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Daniel Harding e la Mahler Chamber Orchestra al Teatro alla Scala

by Giacomo Di Vittorio
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Lo scorso 29 maggio la Mahler Chamber Orchetsra è tornata al Teatro alla Scala sotto la direzione di Daniel Harding per una serata speciale organizzata dalle Serate Musicali ed a favore del Progetto Itaca (con il sostegno di Cardif, Deutsche Bank, Salvatore Ferragamo e Fondazione Italiana Accenture, tra gli altri) . Interamente brahmsiano e molto intenso il programma che andava dal celebre Concerto per violino e orchestra in re maggiore op.77, solista la giovane violinista tedesca ed acclamata a livello internazionale Isabelle Faust, sviscerato in tutti i suoi più reconditi segreti dal direttore britannico e reso alla perfezione dal luminoso suono del violino della solista, alla Seconda Sinfonia, sempre in re maggiore, op. 73, di cui Daniel Harding ha offerto una lettura precisa e corretta ma non entusiasmante che si animava solo nell’ Allegro con spirito finale , concesso al numeroso pubblico convenuto in visibilio come bis . Stranamente ridotta la formazione della mitica Mahler Chamber Orchestra di cui si notava in sala l’inspiegabile assenza della sua manager berlinese Merit Vareschi insieme alla scarsa presenza di giornalisti italiani per un evento importante e denso di significato ma che cadava in piena giornata elettorale , salutato dalla viva partecipazione di un pubblico molto attento ed educato come ormai raramente capita al Teatro alla Scala . Il 27 maggio precedente invece al Teatro Dal Verme venivano eseguiti in prima italiana, per la stagione dei Pomeriggi Musicali, con l’orchestra residente e la partecipazione di Andrea Pestalozza alla direzione, Mariagrazia Bellocchio al pianoforte e Dario Savron alle percussioni, il Doppio Concerto per pianoforte, percussioni e Ensemble (del 2002) della giovane compositrice coreana Unsuk Chin ed il Konzert per pianoforte ed orchestra (del 2007) di Beat Furrer . Nella seconda parte della serata una intensa e commovente lettura di “Inverno in – ver “ del defunto Niccolò Castiglioni (del 1973) . Al raffinato e prezioso evento hanno partecipato numerosi compositori italiani e milanesi, tra i quali Giacomo Manzoni, Sylvano Bussotti, Sergio Lanza e Ivan Fedele mentre in questo caso si notava la mancanza della partecipazione di una rappresentanza elevetica . Entusiastica e unanime l’acclamazione e le ovazioni al termine a tutti gli artisti per una rara e preziosa occasione di ascolto .

Giacomo Di Vittorio

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