Lo scorso 4 maggio il Grand Théatre di Ginevra , sotto la direzione di Tobias Richter, ha presentato in coproduzione con la De Nederlanse Opera di Amsterdam, una nuova produzione dei “Vepres Siciliennes “ di Giuseppe Verdi . Responsabile della messa in scena era il celebre regista tedesco
Christoph Loy che, insieme alla drammaturga Yvonne Gebauer, ha pensato una regia molto diretta e crudele (e anche fortemente connotata dal punto di vista politico) che se, in parte, si può ispirare alla lezione di Christoph Marthaler, dall’altra , a sorpresa ci rimanda al mondo di François Truffaut
ed ai suoi “400 coups” . Bellissime le scenografie di Johannes Leiaker ed i costumi di Ursula Rezenbrink nonché le coreografie di Thomas Wilhelm e le proiezioni video di Evita Galanou e Thomas Wollenberger . Nei ruoli principali Malyn Bystrom (Hélène), Fernando Portari (Henri), Tassis Christyannis (Guy de Monfort), Balint Szabo (Procida) . Tra le numerose comparse in scena si segnalavano Solange Amstutz e Olga Gorbounova . Fenomenale la prestazione del Coro
del Grand Théatre sotto la come sempre vigile direzione di Ching – Lien Wu mentre Yves Abel ha dato come sempre del suo meglio alla testa di un’Orchestre de la Suisse Romande in smagliante forma in ogni sua sezione accompagnando anche ottimamente tutti i cantanti – attori . Una produzione esemplare del capolavoro verdiano salutata da un vivissimo successo in tutte le sue repliche da riprendere in altre scene internazionali e da trasformare in dvd o da portare in televisione o al cinema .
Giacomo Di Vittorio