Il 14 gennaio scorso si è svolta all’ Hotel de Ville di Parigi la sedicesima edizione dei Prix Lumières. Roman Polanski, salutato da Christophe Girard e Serge Toubiana, ha ricevuto il premio ai suoi 50 anni di carriera ed è stato coronato come migliore regista per “The Ghost Writer” . Il premio per il migliore film è andato a “Des hommes et des dieux” de Xavier Beauvois, migliore film straniero in Francia è risultato “Un homme qui crie” di Mahamat – Saleh Haroun, migliore sceneggiatura a Robert Harris e Roman Polanski per “The Ghost Writer” (tra i selezionati anche Julie Bertuccelli per “L’arbre”), migliore attrice Kristin Scott Thomas per “Elle s’appelait Sarah” di Gilles Paquet – Brenner, migliore attore Michael Lonsdale per “Des hommes et des dieux” di Xavier Beauvois, migliore espoir féminin Yahima Torres per “Vénus noire” di Abdellatif Kechiche (tra le selezionate anche Lolita Chammah per “Copacabana” di Marc Fitoussi) , migliore espoir masculin Antonin Chalon per “No et moi” di Zabou Breitman . Roman Polanski sta girando un film ispirato a “Le Dieu du carnage” di Yasmina Reza di cui dall’ 8 al 20 febbraio prossimo andrà in scena “Art” con Alesssandro Haber, Alessio Boni e Gigi Alberti al Teatro Franco Parenti di Milano .
Giacomo Di Vittorio